
Lo scorso 29 febbraio la Commissione europea ha pubblicato il Privacy Shield, il nuovo testo legale che regolamenterà l’uso dei dati personali in accordo tra Europa e Stati Uniti e che ha soppiantato il precedente accordo, il Safe Harbor, ritenuto illegittimo dalla Suprema Corte Europea lo scorso 6 ottobre.
Le recenti rivelazioni sull’uso improprio dei dati personali da parte di alcuni organi di controllo statunitensi hanno reso necessario un accordo complessivo e bidirezionale.
Il Privacy Shield è un quadro di regolamentazione rinnovato, basato su regole di monitoraggio forti che prevedono un più facile risarcimento per gli individui per i quali è stata accertata la violazione dei propri dati e che definisce una garanzia scritta degli Stati Uniti sui limiti all’accesso ai dati per motivi di sicurezza nazionale.
Il nuovo accordo, dunque, prevede obblighi più forti per le aziende statunitensi per la protezione dei dati personali dei cittadini europei, con un monitoraggio più incisivo da parte del Dipartimento statunitense del Commercio e della Federal Trade Commission con maggiore cooperazione con il sistema europeo di protezione dei dati.
Prossimamente dunque, l’Autorità europea di protezione dei dati darà il proprio parere prima della decisione definitiva da parte del Collegio e la controparte Usa si preparerà a recepire il nuovo quadro di tutele.