
Il meccanismo dello ‘split payment’ prevede che la pubblica amministrazione non paghi l’IVA al fornitore, che la espone in fattura, ma direttamente al Fisco.
A partire dal 1 luglio 2017 questo meccanismo dovrà essere applicato anche dai professionisti con ritenuta d’acconto, che inizialmente erano stati esclusi, e viene allargata la platea dei soggetti pubblici destinatari di fatture con scissione dei pagamenti.
Vengono infatti inserite le società controllate, direttamente o indirettamente, da presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri, Regioni, Province, Comuni, città metropolitane, unioni dei Comuni, e le società quotate sul Ftse/Mib di Piazza Affari. Le novità e tutte le istruzioni sono contenute nel dl 50/2017 (articolo 1, commi 1 e 2) e nel decreto attuativo dell’Economia del 27 giugno (Gazzetta Ufficiale del 30 giugno).
Per l’individuazione delle pubbliche amministrazioni e società soggette a split payment è possibile far riferimento all’elenco messo a disposizione nel sito del MEF.