
Google Bard, consigli per l’utilizzo dell’AI generativa di Google
In occasione di “Microsoft Inspire 2023”, la conferenza globale dedicata ai Partner Microsoft che si è tenuta lo scorso luglio, sono state presentate numerose iniziative e soluzioni volte ad accelerare la trasformazione dell’intelligenza artificiale.
Gli strumenti di AI generativa stanno conoscendo un’esplosione di popolarità, per citarne alcuni: Llama 2 di Meta, i nuovi Bing e Edge di Microsoft, ChatGPT di OpenAI; Apple che pare stia sviluppando il proprio “Apple GPT” e, naturalmente, non poteva mancare Google con Google Bard, l’AI “concorrente” di ChatGPT che è da poco sbarcato in Italia, con supporto per l’italiano (e oltre 40 lingue supportate).
Il servizio è ancora proposto come sperimentale da Google, ma i risultati sono davvero buoni, fermo restando alcuni errori e imprecisioni dovute anche all’utilizzo di una tecnologia tutto sommato ancora agli esordi.
Cosa fare per usare Bard
Per usare Bard occorre:
- avere un account Google (o un a account personale o un account Google Workspace e in questo secondo caso, è necessario che l’amministratore lo autorizzi).
- essere maggiorenni
- utilizzare uno dei browser supportati: Chrome, Safari, Firefox, Opera o Edgium (il nuovo Edge).
Per iniziare a chattare con Bard è necessario accedere al sito web (https://bard.google.com/), eseguire il login con le credenziali dell’Account Google. Dopo aver eseguito l’accesso, nell’interfaccia utente diventa visibile il pulsante “Prova Bard”. Vanno inoltre accettati i termini del servizio e la dichiarazione sulla privacy e presa visione di alcune limitazioni e caratteristiche dello strumento.
Google Bard può rispondere pressoché su qualsiasi argomento: dalla pianificazione di viaggi, idee per post social, ricette e tanto altro.
Il meccanismo è facile, si digita la domanda e Google Bard mostrerà l’output testuale della sua risposta; proprio come avviene in una chat con una persona.
La risposta fornita può essere copiata attraverso un apposito pulsante (denominato “altro”) in modo da poterla incollare in un’altra applicazione o servizio web, è inoltre disponibile un’integrazione specifica per l’esportazione diretta attraverso l’icona di condivisione che permette di generare un testo nei documenti di Google (ovvero con Google Docs, documenti che vengono poi salvati in Google Drive) oppure, in modo analogo, selezionando “Bozza in Gmail”, è possibile farsi aiutare dall’AI generativa a comporre un messaggio email.
Se nel contenuto della risposta di Google Bard c’è una tabella, è invece possibile esportarla direttamente in Google Fogli.
Esempi di comandi
Questo tipo di utilizzo dell’AI generativa può esserci utile per far comporre dei messaggi mail completi chiedendolo con dei semplici quesiti ad esempio “Scrivi un esempio di messaggio email di presentazione di un preventivo a un cliente”, oppure; “Scrivi un esempio di messaggio email di invito a una riunione di presentazione di un progetto”, “Scrivi un esempio di messaggio email di presentazione di un curriculum”, e così via.