
La facilità e l’immediatezza con cui le aziende oggi possono presentarsi sul web si è rilevata, come spesso succede, un’arma a doppio taglio.
Se da un lato è vero che l’utilizzo di piattaforme e-commerce, marketplace, social e via dicendo, ha dato alle attività la possibilità di ampliare i propri canali di mercato, dall’altro ha anche esposto il proprio brand a rischi da non sottovalutare: i furti di identità e la pirateria informatica, infatti, sono sempre dietro l’angolo.
Mai come oggi, proteggere il proprio brand online è di fondamentale importanza e, analizzando la questione in termini più ampi, non è sufficiente limitarsi a proteggere se stessi per prevenire danni futuri al proprio business ma si tratta anche di garantire ai propri clienti la massima protezione online, pena il decadimento della fiducia dei consumatori e della propria reputazione.
L’insieme di attività necessarie per proteggere online il nome di un marchio o di un’azienda, prevenendo possibili atti di pirateria come il cybersquatting (di cui abbiamo parlato qui), viene definito “Online brand protection”.
Monitorare l’uso del proprio brand online, difendendolo da eventuali utilizzazioni non consentite e illecite da parte di altri soggetti, diventa quindi fondamentale
Cosa fare quindi?
- Attenzione al proprio dominio: deve infatti rappresentarvi come un biglietto da visita; prima di scegliere il nome di un marchio sarebbe buona norma verificare la disponibilità del nome a dominio attraverso appositi portali che ne permettono il controllo.
- Registrare più estensioni del dominio includendo tutte le estensioni possibili per impedire ad altri di acquisirli.
- Verificare la data di scadenza dei domini che solitamente è annuale. Se ci si dimentica del rinnovo, e lo si lascia scadere, il dominio in questione tornerà libero per essere registrato da chiunque.
- Affidarsi a degli esperti per un controllo di nome online.